Due giovani dimessi dal centro di riabilitazione di Njiro

Il 07 Febbraio 2024, dopo un percorso di quasi due anni, due dei ragazzi che vivevano e lavoravano per strada, sono stati dimessi dal centro di riabilitazione di Njiro Sober ad Arusha. Nella foto il gruppo di ragazzi presso il centro di disintossicazione. Da sx verso dx: Hamisi, Rashidi, Kais, Mathayo e Stanley.

Kais e Stanley, avevano iniziato il percorso di disintossicazione per dipendenza da colla e marijuana. Sono stati dimessi dopo una valutazione che ha coinvolto tre parti: I beneficiari, il supervisore del centro di riabilitazione e Kisedet.

Abbiamo quindi deciso insieme che era giunto il momento di dimettere I due ragazzi e di iscriverli ad una scuola professionale, che offrono corsi per la realizzazione di scarpe e abiti. La formazione professionale mira ad aiutare gli studenti ad apprendere competenze che li aiuteranno a diventare indipendenti e autosufficienti.

Venerdì 9 febbraio 2024 (la stessa settimana) I beneficiari sono stati iscritti ad Ambrosini, una scuola professionale gestita dalle suore di Santa Gemma. Abbiamo completato rapidamente I trasferimenti in modo da poter ridurre la possibilità di una ricaduta. Verranno formati per 6 mesi su diverse competenze e dopo una valutazione decideranno con quale corso continuare.

La storia di Kais e Stanley, come del resto quella della maggior parte dei bambini e ragazzi di strada, è una storia di soprusi e violenze, subìte o perpetrate.

Kais, dopo aver vissuto per strada per alcuni anni, è stato ospite presso tutte le strutture di KISEDET, case accoglienza a lungo e breve termine, è stato ricongiunto alla propria famiglia, ma poi è tornato per strada.

Stanley, dopo aver vissuto per strada per circa dieci anni, ha vissuto un’esperienza traumatica, che ha fatto in modo che cambiasse vita. Dopo essere stato accusato di furto con un altro ragazzo, sono stati picchiati selvaggiamente e cosparsi di benzina; solo per puro caso, il fiammifero non si è acceso, consentendo ai due ragazzi di fuggire.

Arrivati a KISEDET sono stati portati in ospedale e sottoposti alle prime cure. Una volta usciti dall’ospedale, gli assistenti sociali di KISEDET gli hanno proposto di restare presso la casa accoglienza a breve termine Shukurani.

Il giorno dopo, l’altro ragazzo è tornato per strada; l’avremmo ritrovato alcuni mesi più tardi, steso sul lettino dell’obitorio dell’ospedale regionale, morto ammazzato, da ignoti (vedi articolo News del 16/02/2023).

Stanley invece, ha resistito al richiamo della strada e alla crisi d’astinenza. Dopo circa tre settimane, è stato ricoverato presso il centro di disintossicazione.

Stanley e Kais ce la faranno? Ancora è presto per dirlo e/o per cantare vittoria, ma sappiamo che ce la stanno mettendo tutta.

Buona fortuna cari Kais e Stanley, che siate da esempio ai bambini e ragazzi che ancora vivono e lavorano per strada e per I ragazzi che stanno facendo il percorso di riabilitazione presso il centro di Njiro.